La tradizionale polenta piemontese, la preferita di Re Vittorio Emanuele II.
Coltivato in Piemonte fin verso la metà del secolo scorso, il mais ottofile rosso, conosciuto anche come la “melia du re” dato che della sua polenta era ghiotto Re Vittorio Emanuele II, è stato oggi soppiantato da altre varietà di mais a maggior resa produttiva, ma certamente meno pregiate. È quindi diventata una farina difficilmente reperibile, prodotta solo da un esiguo numero di agricoltori. Per salvaguardarne il sapore e preservare le sue molteplici proprietà nutritive, questo mais viene ancora oggi lavorato secondo i metodi di un tempo: raccolto a mano, viene infatti essiccato al sole e macinato infine “a pietra naturale”. Per esaltarne il sapore, si può riscoprire la ricetta della “classica polenta”, eccezionale anche il giorno dopo la preparazione tagliata a fette, fritta o arrostita. Ecco qui la ricetta di un tempo!
Ingredienti:
Farina di mais ottofile rosso, 1 kg.
Acqua di montagna, 2 litri
Sale, qb.
Preparazione.
Fate bollire l’acqua in un paiolo di rame. Aggiungete quindi la farina a poco a poco, sotto forma di pioggia, e il sale. Rimestate in continuazione con un bastone di legno per circa un’ora. Versate la polenta così ottenuta su di un asse di legno e tagliatela a fette con il filo da cucine. Servitela ancora calda, o gustatela il giorno seguente fritta o arrostita. Accompagnatela con un bicchiere di Barbera d’Asti e.. Buon appetito!